Molina di Ledro - Ledro (TN)

Molina di Ledro 01
Tipo
IT-TN-01
Nazione
Italia
Regione
Trentino Alto Adige
Provincia
Trento
Comune
Ledro
Proprietà
Molina di Ledro
Data compilazione
Ottobre 2016
Autore
P. Bellintani

Descrizione

L'insediamento palafitticolo di Molina di Ledro è situato all’imbocco del torrente Ponale, emissario del lago. Occupa una superficie triangolare di oltre 4500 mq. Parti delle strutture e dei depositi archeologici sono scivolati verso l’interno del lago. L’insediamento fu scoperto nel 1929, a seguito di un improvviso calo del livello dell’acqua dovuto dalla costruzione della centrale idroelettrica del Ponale.
Le prime indagini furono svolte da Ghislanzoni (1929) su una superficie di 500 mq. Secondo Ghislanzoni questi resti dovevano appartenere ad un insediamento impostato su terreno asciutto o “bonificato”.
Un ulteriore significativo calo del livello dell’acqua si verificò durante l’inverno del 1936-1937. Approfittando di questa condizione, Battaglia condusse una campagna di scavo su una superficie di 4.200 mq, portando alla luce più di 10.000 pali i quali, insieme a quelli trovati dai Ghislanzoni, danno  un totale stimato di 15.000. Battaglia portò alla luce anche una superficie di tavolato (36 mq), che identificò come piattaforma rialzata.
Altri scavi minori seguirono nel periodo 1957-1967, puntando soprattutto al recupero dei materiali archeologici, e tra 1980-1983 dalla ”Commissione per lo studio dei materiali dall'insediamento palafitticolo di Ledro”.
Dal 2003 è iniziato il monitoraggio dell'area in seguito a lavori pubblici o privati su aree limitrofe alla zona sottoposta a tutela.
Gli studi finora condotti sui materiali di Ledro permettono di datare l’occupazione del sito tra l’antica e la media età del Bronzo (circa XX-XIV sec. a.C.), anche se alcuni indizi porterebbero a non escludere la possibilità di occupazione nelle fasi precedenti.
I materiali ceramici sono attribuibili alla fase classica della cultura di Polada (antica età del Bronzo), agli sviluppi locali della medesima (come nel vicino insediamento di Fiavè) e agli aspetti caratterizzanti il Bronzo Medio sudalpino.
L’attività metallurgica artigianale è indicata dalla presenza di crogioli, ugelli e stampi in pietra; i prodotti (asce, spilloni e ornamenti ) mostrano forti legami con bacino medio danubiano. I cosiddetti “diademi” in bronzo rivestono una particolare importanza; essi richiamano quelli trovati nella necropoli di Pitten (Bassa Austria).
Gli scavi hanno portato alla luce anche perline di ambra, identificate come succinite, cioè di origine baltica.

Cronologia

Antica e Media età del Bronzo (XX-XIV secolo a.C.)

Bibliografia

Battaglia, R. (1943). La palafitta del Lago di Ledro nel Trentino. Memorie del Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina, 7, 1–64;

Ghislanzoni, E. (1955). Note sulla struttura della palafitta di Ledro e di altre stazioni lacustri dell’Italia. Memorie dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, serie III, 25-26(4), 201–148

Raghet, J. (1974). Der Lago di Ledro im Trentino. Bericht der Roemisch-Germanischen Kommission des Deutschen Archaeologischen Instituts, 55, 73–260;

Leonardi, G., Balista, C., Bianchin, E., & Stabile, G. (1979). Ripresa degli scavi nella palafitta di Molina di Ledro. Scavi 1980 – Nota preliminare. Preistoria Alpina, 15, 39-55.

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